Sento la sveglia, lontana...
Il mio corpo sembra più lento e fuori il cielo è grigio,
come il cielo che ho dentro.
Un piccione sul balcone, si ripara, emettendo un lamento
costante.
Anche lui ce l'ha con il tempo, che gli inzuppa le penne e
affatica le zampe.
Rotolo fuori dal letto, con mille idee in testa, come ogni
giorno.
Sposto la tenda, ma tutto è morto intorno.
Solo cemento, automobili, asfalto.
Allora ripenso a una bella collina, nei grigi giorni di
pioggia.
La nebbia era bassa e la città morta.
Bevendo un tè caldo, appoggiato al davanzale, guardavo il
bosco, che la pioggia suonava.
Un'ape rientrava al suo nido, all'angolo della finestra
e il corvo scrutava la valle, dal ramo più alto, proprio
sopra la mia testa.
Ora spero che il caffè rincuori il mio organismo
ma basterebbe un solo raggio di sole,
o una finestra aperta all’ottimismo..
e così, mentre sorseggio il caffè caldo,
ripenso a quella bella collina.. nel cupo grigiore di questa
mattina.
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