venerdì 22 maggio 2009

Toledo


Mercoledì 20 Maggio 2009,

L'autobus per Toledo parte alle 7:00 del mattino. Esco di casa, passando davanti al parco sottocasa, sono avvolto da un cinguettare assordante. E' l'alba. Mentre cammino verso la stazione non incontro anima viva, stordito dal sonno percorro a memoria la strada studiata la sera precedente.
Quando parte l'autobus siamo in pochi a bordo. Cè qualche lavoratore e un gruppetto di studenti, ma il vociare riempie l'ambiente, come da tradizione. Siccome il paesaggio non offre granchè, leggo un libro, e mi addormento.
Quando mi risveglio siamo alle porte di Toledo, percorriamo una strada a tre corsie, sono le 8:30 circa ed il traffico è già acceso. Uscendo dalla stazione inizio a meditare sul percorso da seguire, non ho nessuna cartina e l'unica cosa che so della città è che è famosa da secoli per la sua produzione di acciaio e soprattutto per le spade. Infatti le spade dei personaggi de "Il Signore degli Anelli", sono state prodotte Toledo, così come altri oggetti e particolarità di questo e di altri film.
La città è capoluogo dell'omonima provincia e della Comunità Autonoma di Castiglia La Mancha. Non è una città molto molto grande, ma è ricca di luoghi turistici come musei, chiese, sinagoghe e una muraglia con le antiche porte di accesso alla città.
Vagando per la città è difficile non rimanere sorpresi dalla peculiare predisposizione degli edifici. Il centro storico di Toledo si trova sulla cima di una collina, è ricco di ripide salite e discese vertiginose, stretti e agili vicoletti che si fanno spazio tra splendidi muri in sasso.
Sebbene sia una città piccola, risulta molto trafficata da automobili. Infatti le sue ripide salite rendono abbastanza faticoso muoversi a piedi per le vie della città.
Tralascierò l'elenco di tutti i vari monumenti, chiese e musei che ho visitato, se vi interessa saperne di più trovate tutte le informazioni su internet.
Una cosa molto bella è il Campus l'Universitario, dove sono andato a fare colazione, e poi più tardi per bere una birra e mangiare un panino. Pur essendo molto piccolo (infatti tutti mi guardavano con insistenza, chiaro segno del fatto che si conoscessero tutti e nessuno sapeva chi fossi), contiene all'interno dell'edificio dei resti archeologici di mura, e pozzi d'acqua, che fanno da contrasto ad una architettura decisamente moderna.
La cosa più strana mi è successa mentre ero in visita alla Sinagoga del Trànsito. Stavo firmando uno di quei quadernoni in cui ognuno lascia una dedica e magari la mail, (la dedica precedente diceva "Si ok, tutto bello... però dov'è il cesso??? è che mi sto cagando sotto") mentre scrivevo, mi si avvicina una signora, mi fissa un pò e poi mi dice (in italiano) con aria sicura: "Ma tu sei Ebreo!!" e poi, "si si, hai proprio la faccia da Ebreo". Io la guardo un pò sorpreso e prima che riesca a dirle qualcosa lei aggiunge "Io scrivo: , vi invidio sai, è bello avere fede". Io allora rispondo "Eh si, talvolta aiuta", "Comunque io non sono Ebreo". A quel punto la signora inizia a raccontarmi la triste storia di un suo cugino, a cui io somiglio terribilmente, morto prematuramente senza avere mai avuto neanche un raffreddore. Con la penna in mano e abbastanza preoccupato dell'evolversi della situazione, mi congedo con un paio di frasi fatte. "Mi dispiace, sono disgrazie". "La saluto signora, ho l'autobus tra poco, si goda la visita".
Uscito dalla Sinagoga, mi dirigo dall'altra parte della città per prendere l'autobus che mi riporterà a Ciudad Real. Questa visita a Toledo mi ha veramente colpito, ho visto tante belle cose e tante altre devo ancora vederle. Se un giorno vi capitasse di passare nelle vicinanze fermatevi a vederla, è qualcosa di peculiare. Ne vale la pena. (Se avete i soldi, vi potete anche comprare la spada di Massimo Decimo Meridio, quella di Aragon o la mitologica "Excalibur")

Un abbraccio!

venerdì 8 maggio 2009

Cafetera Italiana


Sono arrivato da due giorni a Ciudad Real, sono pochi lo so, ma già ho potuto vivere una piccola avventura.
Mi sveglio la mattina e da buona abitudine faccio la colazione.. E' il pasto più importante della giornata, no? Quindi io e Ainhoa imbandiamo la tavola: una bella tazza di latte e Colacao (buonissimo), cereali al miele e biscotti. Cè praticamente tutto.. ma la cosa più importante per una vera colazione, manca.. il caffè!! Faccio colazione e inizio a pensare come farò a stare senza caffè anche il giorno seguente.. non si può.
Nel pomeriggio mi incammino per le vie del centro alla ricerca di caffè e di una caffettiera. Entro al "Mercadona" e dopo un confuso girovagare tra gli scaffali trovo quello che fa per me.. un pacco di caffè "fuerte y con caràcter"!! Sono a metà dell'opera, ma tra gli scaffali imbanditi di prodotti non trovo in nessun posto una caffettiera, quindi mi reco alla cassa pensando a dove potrei trovarla.
Per non perdere troppo tempo chiedo alla cassiera, in uno spagnolo un pò incerto: "Perdone, sabes donde puedo encontrar una cafetera italiana?"
La cassiera ci pensa un pochino e poi mi dice di andare al "Mercado Municipal", ed entrare nel negozio che sta di fronte. Ringrazio e mi incammino, senza avere una minima idea di dove si trovi il Mercado.
Camminando e camminando mi capita di fronte un negozio dal nome "Casa".. ci entro senza esitare, convinto di trovarci una caffettiera. Nel negozio cè di tutto, asciugamani, candele, insalatiere, bicchieri, spazzoloni per il cesso, deodoranti per l'ambiente, spremiagrumi, tazze... su queste mi ci soffermo. Ne compro due, e continuo il mio giro alla ricerca della caffettiera. Dopo dieci minuti di scrupolosa ispezione non trovo niente che possa sembrare una caffettiera e quindi mi dirigo dalla commessa, che mi dice di non averne. Mentre pago sconsolato, chiedo di indicarmi il "Mercado Municipal".. "è proprio lì, in fondo alla strada devi girare a destra... poi chiedi di nuovo".
Mi incammino nuovamente.. mentre mi guardo intorno alla riceraca di una insegna, come se fossi l'attrazione del giorno, un signore mi si avvicina e mi dice: "Estas buscando el Mercado? Està allì", e mi indica un edificio di forma arrotondata in fondo alla strada. Lo ringrazio cortesemente e inizio a meditare se questo mi sarebbe potuto succedere anche a Pavia, Milano o a Sondrio.. ma soprattutto mi chiedo: "Adesso come cazzo glielo spiego che devo andare nel negozio di fronte?", faccio finta di niente, lui mi guarda e come per dirmi di entrare, che quell'edificio è quello che sto cercando.. io sorrido, indico l'altro lato della strada e attraverso.
Il negozio sembra molto costoso, tutto luccica, ci sono candelabri, servizi di piatti, argenterie e CAFFETTIERE! Il proprietario è un signore di mezz'età, piccolo, paffutello, occhialuto e con una super tartaruga girata al contrario che nasconde sotto la camicia. Mi fa vedere i suoi prodotti e io scelgo la più economica.. "sono uno studente", gli spiego, lui mi guarda e cerca di spiegarmi che con quella che ho scelto il caffè non riesco nemmeno ad assaggiarlo. Sceglie una caffettiera da tre porzioni, e mi fa uno sconto dicendomi che così il primo caffè l'avrei bevuto gratis. Io sorrido, pago, saluto e mi dirigo verso casa.
Il primo caffè più che gratis mi è venuto una schifezza! Ma ora la mattina posso sentire quell'odore familiare, per il sapore si sà, dovrò aspettare.