domenica 15 maggio 2011

L'essenza.


Vorrei riuscire a guardarti negli occhi e sentire che sei ciò che mi manca, ciò che sto cercando. Ma io non so quello che cerco e non riesco neanche ad accarezzarti.
Mi vesto in fretta e ti saluto.
Non ti vedrò mai più.

Ti ho vista un giorno in una stazione ed eri diretta nella mia città, o meglio, in quella in cui vivo. Ti ho conosciuta nel vagone, ti ho fatta ridere, mi hai regalato il tuo pacifico modo di essere. Hai deciso di fermarti con me, la sera. Hai vissuto il momento, come ho fatto io.
Quando la luce entrò nella stanza, non scappai. Non avrei potuto perché eravamo da me, ma non l'avrei fatto comunque. Prima di andartene mi hai lasciato una rosa da portarti, prima o poi... il simbolo del nostro amore.
Non te la porterò, non ti ho amata mai.

Passeggiamo lentamente, scherzando come piace a me. Io faccio il pavone e tu ci caschi, ma con stile. Poi tra le persone una ragazza mi scivola accanto.. ha il suo stesso profumo fresco. Il sol pensiero mi accelera il ritmo, lento fino a quel momento.
Verrò da te stanotte, ormai lo so, ma sarà un sesso bradicardico.

Vorrei innamorarmi facilmente, come fanno alcuni. Quando succede è tutto perfetto, prima della realtà che rende l'amore imperfetto. Nell'essere me stesso, mi trovo poco nell'amore, ma molto nel rispetto.
Perciò camminando per la mia strada, ho qualche viso, ma solo un profumo da ricordare.

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